Intervista
Ormai entrati ufficialmente nelle vacanze di Pasqua, il nostro Presidente Andrea Laudini ha voluto lasciare un saluto a tutti i membri, spettatori e amici della Vighenzi Calcio.
ANDREA LAUDINI PRESIDENTE
“Questa prima parte di stagione è andata benissimo. È in atto una continua crescita ed evoluzione di quello che si sta facendo e del progetto che abbiamo avviato. Tanti successi e soddisfazioni, ma anche errori e intoppi, è normale. Anche i momenti critici sono importanti e ci servono per imparare a crescere ancora di più.”
“Sono molto soddisfatto di quello che è la Vighenzi calcio e dell’immagine che riesce a mostrare di sé in tutta la provincia, significa che si sta lavorando tanto e bene e la gente se ne accorge. Abbiamo investito tanto nella comunicazione, ma ancora di più nella parte tecnica e logistica per offrire a tutto il nostro staff le migliori condizioni possibili, un passo alla volta cerchiamo di migliorare tutto ciò che è nelle nostre potenzialità.
Ora è il momento del Torneo di Pasqua, una consuetudine che trova le sue radici almeno una decina di anni fa e che ogni anno si evolve. E’ un’esperienza di grande importanza per i nostri ragazzi e anche per lo staff che li segue perché è un momento di confronto diretto con tante realtà europee. Avvicinarsi a chi ci è straniero è un’incredibile occasione per crescere sotto il punto di vista calcistico, ma ancora di più umano. Inoltre questo torneo è un momento di aggregazione che solidifica e consolida il gruppo dei ragazzi, ma anche della dirigenza.
Non di rado molte nostre squadre tornano fortificate nell’amicizia e riescono a conquistare risultati migliori anche sul campo. Questo perché stare per qualche giorno, 24 ore su 24, insieme consolida i legami e crea delle sinergie che in altro modo è difficilissimo da realizzare.”
“Ora il mio pensiero va a tutte le famiglie che gravitano intorno a questa fantastica società, auguro a tutti di trovare nella Pasqua un momento di meritata serenità. Spero che tutti possano vivere questi giorni in pace e solidarietà, ma soprattutto nella normalità.
Godersi la normalità vuol dire sapersi accontentare di ciò che si ha, significa gustare l’uovo di cioccolato senza stare ad aspettare la sorpresa al suo interno, significa poter giocare ogni partita di calcio sapendo di divertirsi e fare ciò che ci piace e non per inseguire altri fini, nessuna sorpresa o promessa non mantenuta, ma vivere il momento in serenità. Credo sia proprio qui che si nasconde l’amicizia e quindi la vera gioia.”