Intervista
Stefano Festoni, classe 1988, è la nostra punta di diamante! Dopo una prima stagione interrotta bruscamente da una frattura del crociato anteriore destro, con sole quattro giornate gicoate e altrettanti gol, è rientrato in campo da quest’anno con i compagni per inseguire il sogno play off.
STEFANO FESTONI ATTACCANTE PRIMA SQUADRA
Stefano ha iniziato a tirare i primi calci al pallone già all’età di cinque anni, tra gli oratori di Santo Spirito, Pendolina e Urago Mella. Le sue qualità lo portano in poco tempo a Lumezzane e poi a Montichiari, dove si prepara fino ai Beretti. Esordisce in Serie D a soli diciassette anni con il Chiari, condividendo il campo con Hubner e Stroppa e riuscendo anche a trovare il gol. Dopo una stagione e una serie di presenze si sposta nel mantovano, a Suzzara. Lì milita per due anni in Eccellenza e vince la finale play off per accedere alla Serie D.
Attaccante itinerante. In pochi anni passa dalla Rudianese in Promozione, al San Zeno, al Casteisangiorgio con cui vince per la seconda volta i play off e riapproda in Eccellenza. Non è ancora tempo di fermarsi e dopo un breve ritorno a Rudiano, gioca con la Rigamonti, poi Rodengo Saiano squadra con la quale vince la Prima Categoria, Vobarno (altro campionato vinto) e Real Dor Sant’Eufemia.
L’anno scorso il nostro DS Franco Goddini si è messo sulle sue tracce e lo ha convinto a venire a Padenghe.
“Ho girato tanto perché ho sempre ricevuto offerte di progetti seri, in cui credevo e non è mai stato un problema per me fare strada” spiega Stefano “nel mantovano inoltre ero molto benvoluto ed è stato un piacere tornare, oggi sono ancora in contatto con alcuni tifosi del Suzzara. Quando Franco mi ha parlato del progetto della Vighenzi mi è piaciuto molto e ho accettato ben volentieri”.
Quest’anno Stefano è rientrato e ha già messo a segno un gol con il Bienno. Le prospettive per questa stagione sono ottime, meglio della scorsa e il pensiero di trovare finalmente un porto dove fermarsi già gli è passato per la testa.
“Quest’anno personalmente mi sento bene, però ci vado cauto perché devo ancora tornare a pieno regime. In queste prime partite le impressioni sono buone. Siamo un gran bel gruppo, nessun carattere difficile e con qualità e voglia di fare bene, i presupposti ci sono tutti. Se dovessi sbilanciarmi direi che Montichiari è la corazzata da battere, ma noi possiamo considerarci tra le prime, quindi non si sa mai. Per adesso cerchiamo di fare una serie di vittorie più lunga possibile”.